farmacia Vallemiano Ancona
Nel giugno 2019 apre i battenti la nuova Farmacia Vallemiano ad Ancona.
In seguito all'esito favorevole del concorso straordinario bandito dalla regione Marche del Febbraio 2013, si concretizza questa nuova realtà nell'ambito dei servizi sanitari del territorio.
Il Servizio Farmaceutico regionale, infatti, aveva individuato la zona Vallemiano-Montemarino come carente di servizi a livello farmaceutico.
Per questo, la nostra nuova Farmacia ha assunto il nome “Vallemiano”, indicativo della zona - che ora dispone di un supporto in più, per i cittadini che necessitano di assistenza farmaceutica.

La Farmacia Vallemiano nasce dall’incontro di 3 farmacisti, che hanno voluto fondere le loro specifiche competenze professionali per avviare un'impresa nel campo della sanità territoriale di Ancona che non sia solo un luogo di dispensazione di farmaci ma un punto di riferimento per la salute e il benessere.

Le nostre pregresse esperienze:


  • Dr.ssa Daniela Valente, ex direttrice di Farmacia privata da tempo impegnata anche sul fronte ricerca con pubblicazioni di numerosi studi di Farmacologia.
  • Dr.ssa Daniela Perfetto  specializzata in Farmacia Ospedaliera, ex dipendente di farmacia privata. Elevate competenze di gestione dei presidi ospedalieri, dispensati in farmacia (DPC).
  • Dr. Raffaele Di Francia, specializzato in Patologia Clinica e Master in Farmacogenomica; ex dipendente pubblico presso Istituto di Ricerca e cura a carattere scientifico (IRCCS) in ambito oncologico. Ricercatore, da sempre impegnato nella  stesura di protocolli operativi in ambito Farmacogenomica oncologica.
Tramite l'attività dei tre soci, la nuova farmacia di Ancona partecipa attivamente all’attività di ricerca nel campo della Farmacogenomica.
I titolari traslano attivamente nella loro attività quotidiana, l’esperienza derivante dall’attività di ricerca.
Valutano la capacità metabolica individuale di ogni paziente che è sottoposto ad una terapia polifarmaco, al fine di prevenire o contrastare eventuali eventi avversi.

Lo strumento principale che permette questo particolare screening è un algoritmo messo a punto dai titolari (in fase di brevettazione) che tiene conto dei seguenti parametri: età, sesso, co-morbidità, alimentazione (particolare attenzione ai cibi assunti in maniera sistemica e massiccia), stile di vita, posologia dei farmaci/nutraceutici assunti in maniera cronica, profilo genetico della capacità metabolica - attraverso dei test che valutano i polimorfismi a carico del  citocromo  P450 ed altri enzimi responsabili della metabolizzazione dei farmaci.

Richiedi informazioni

Torna su